Con il d.l. n. 83 del 22 giugno 2012 (convertito poi in legge dalla l. n. 134 del 7 agosto 2012), il legislatore aveva previsto quale forma alternativa all’atto pubblico e alla scrittura privata autenticata (forme per le quali è necessaria l’assistenza di un notaio), l’atto firmato digitalmente.
La novità, nonostante fosse introdotta nel testo della legge, abbisognava però di ulteriori disposizioni normative: un decreto ministeriale in prima battuta ed uno direttoriale in seconda, perché si potesse concretamente impiegare tale forma. Così ad aprile 2014 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Ministeriale, n. 122 del 10 aprile 2014, che ha predisposto il modello standard per la trasmissione del contratto di rete al registro imprese. Mentre il 12 gennaio 2015 è stato pubblicato nel sito del MISE anche il Decreto Direttoriale, ultimo tassello di questa vicenda, che ha approvato le specifiche tecniche.
Dal 15 gennaio 2015 (data in cui Infocamere ha messo a disposizione sul suo sito web, il software per la compilazione online del modello standard con le specifiche del contratto di rete che si intende sottoscrivere) è quindi possibile stipulare attraverso la mera firma digitale e seguendo la specifica procedura, un contratto di rete a tutti gli effetti valido ed efficace.