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Smart and Creative Technologies for the Sportsystem
By unint_admin | 29 giugno 2021|
L’organizzazione del progetto SMAC si è basata su una successione di interventi che hanno visto una azione intrecciata ed una collaborazione continuativa tra imprese costituenti il Distretto Industriale “Sportsystem di Asolo e Montebelluna” e centri di ricerca operativi presso le Università di Padova e di Verona, nonché specifici gruppi collocati presso il Politecnico di Torino.
Un tale approccio ha consentito di sfruttare contemporaneamente le eccellenze dalle Università venete nel contesto della ricerca e dello sviluppo tecnologico e l’elevato tasso di creatività caratterizzante da sempre le aziende del Distretto, puntando all’incremento del tasso di ricerca applicata.
Coerentemente con gli obiettivi del bando di riferimento, il progetto SMAC, operativo nel contesto dello scarpone da sci, ha puntato allo sviluppo di tecnologie innovative, per la realizzazione di prototipi funzionali e per la caratterizzazione efficace di prodotto (Smart Manufacturing), nonché prodotti intelligenti, innovativi e creativi (Smart Products e Creative Industries), per il monitoraggio di performance e per la sicurezza nella pratica sportiva, considerando inoltre l’ampliamento dei settori di mercato interessati.
Il progetto SMAC ha inoltre permesso di identificare un flusso logico e funzionale nella progettazione e produzione di prodotto. Partendo da tecnologie multibody e metodi di sensorizzazione, in considerazione anche di attività di standardizzazione di caratteristiche di performance, è possibile fornire dati di input necessari alla progettazione di prodotto. Questa può aver luogo sfruttando le moderne tecnologie del calcolo computazionale, in considerazione di requisiti di performance, ergonomia, salubrità e comfort.
Successivamente alla fase di ottimizzazione virtuale di prodotto, le tecnologie di stampa 3D possono essere adottate per la realizzazione di prototipi funzionali e pre-serie, nonché di prodotti personalizzati. Ulteriori aspetti riguardano lo studio dei processi di maturazione dei materiali plastici, necessari al fine di garantire e certificare l’effettiva performance di prodotto.
Risultati
Il Progetto ha visto una suddivisione delle attività secondo due principali filoni, comunque tra di loro interconnessi secondo una logica funzionale. Un primo contesto, definito principalmente in ambito Smart Manufacturing, ha riguardato l’identificazione di tecniche per la prototipazione funzionale dello scarpone da sci attraverso tecnologie di stampa 3D, nonché l’identificazione di metodiche per la caratterizzazione effettiva della performance di prodotto.Un secondo contesto, inquadrabile nell’ottica Creative Industries, ha invece riguardato maggiormente i concetti di progettazione intelligente dello scarpone, in considerazione di aspetti quali performance, ergonomia, salubrità, comfort, sicurezza e standardizzazione. Le attività condotte in ambito Creative Industries hanno anzitutto puntato alla definizione di tecnologie per la sensorizzazione di prodotto ed il monitoraggio del gesto sportivo. Solo in questo modo risulta infatti possibile comprendere quali siano le reali esigenze dell’utilizzatore e di conseguenza le performance richieste al prodotto.
Contemporaneamente, le attività hanno riguardato l’applicazione dei moderni metodi di calcolo computazionale ai fini della progettazione ottima dello scarpone, in considerazione di requisiti di performance, ergonomia, salubrità e comfort. In ultima, sono stati presi in esame prodotti di nicchia, quali lo scarpone da freeride e da sci alpinismo, permettendo la definizione di strumenti e tecnologie idonee alla loro effettiva caratterizzazione, in un contesto mondiale che ancora non vede una logica di standardizzazione.
Le azioni condotte in ambito Smart Manufacturing hanno permesso una preliminare identificazione di materiali e tecnologie di stampa 3D utilizzabili ai fini della realizzazione di prototipi funzionali di scarpone. L’aspetto assume rilevanza, in quanto tale disponibilità permette sia la realizzazione di preserie, indispensabili per comprendere le caratteristiche di prodotto prima di attuare ingenti investimenti per la manifattura su larga scala, nonché di prodotti personalizzati, destinati questi ad atleti professionisti e ad utenze con esigenze particolari. Soprattutto in questi ultimi casi, le metodiche di progettazione computazionale assumono rilevanza al fine di garantire le caratteristiche di performance richieste.
Ulteriori attività sono state condotte al fine di identificare protocolli e metodologie per la stabilizzazione di prodotto in fase post-manifatturiera. Solo in questo modo risulta possibile garantire che le performance misurate in fabbrica coincidano con quelle effettivamente dimostrate dal prodotto quando utilizzato. Un tale strumento risulta indispensabile ai fini della effettiva scelta consapevole da parte dell’utilizzatore, in relazione sia alla sua effettiva soddisfazione che sicurezza.
Informazioni di progetto
Costo: € 1.831.147,40
Finanziamento: € 946.378,26Finanziamento proprio: 48,3%Finanziamento pubblico: 51,7%Ambiti RIS3: Smart Manifacturing, Creative Industries
Altri ambiti di interesse: Design, Creatività e Made in Italy
Durata Progetto
Inizio: 07/11/2017
Fine: 30/04/2021Altre informazioni
Regione del Veneto – POR FESR 2014-2020
ASSE 1 “RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE”
Azione 1.1.4 – Bando per il sostegno a progetti di Ricerca e Sviluppo sviluppati dai Distretti Industriali e dalle Reti Innovative Regionali.
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Prosegue il progetto di ricerca per il Distretto dello Sportsystem di Asolo e Montebelluna co-finanziato dalla Regione Veneto
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Prosegue il progetto di ricerca per il Distretto dello Sportsystem di Asolo e Montebelluna co-finanziato dalla Regione Veneto
By unint_admin | 21 ottobre 2020|
Il progetto, attraverso azioni di sviluppo intelligente e creativo di prodotto e processo, assume come obiettivo il mantenimento della posizione di leadership del Distretto Industriale nel contesto dell’attrezzatura per lo sci, nonché l’apertura a settori di mercato innovativi sempre più consistenti.
Proseguono le ricerche ed i test finalizzati all’applicazione e validazione di tecnologie e materiali per la stampa 3D; le aziende coinvolte hanno identificato alcune tipologie di scarponi di riferimento come base per la definizione dei materiali oggetto di studio e per la successiva fase di prototipazione rapida dei diversi componenti. I risultati conseguiti hanno permesso la raccolta di dati tecnici sui materiali e le loro caratteristiche. Attenzione rivolta anche all’individuazione delle condizioni ottimali di “invecchiamento” e conservazione del prodotto. Inoltre, si fanno test su strutture innovative e tecnologie indossabili parametrate in funzione di genere, età, caratteristiche antropometriche, livello di performance degli sciatori e delle caratteristiche della pista, dati su cui le aziende potranno lavorare per lo sviluppo di nuovi prodotti.
Tutti i dati rilevati dai test e dalle prove sul campo sono stati direttamente condivisi con i partner industriali che hanno avuto l’opportunità di avere un feedback sui propri prodotti riscontrando quali potessero essere i punti di debolezza sui quale intervenire.
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Contributi per l’efficientamento energetico delle PMI – domande dal 15 aprile al 10 settembre
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Contributi per l’efficientamento energetico delle PMI – domande dal 15 aprile al 10 settembre
By unint_admin | 20 marzo 2020|
La Regione Veneto ha approvato (1) il bando relativo alla misura 4.2.1.”contributi finalizzati all’efficientamento energetico delle PMI”. Gli interventi, di importo minimo pari a 80.000 euro, potranno essere agevolati qualora realizzati in seguito alla diagnosi energetica, con l’obiettivo di risparmio almeno del 9% del fabbisogno annuo di energia. Lo sportello per la presentazione delle domande è aperto dal 15 aprile fino al 10 settembre 2020. Dotazione di oltre 13 milioni di euro, contributo del 30% assegnato con procedura valutativa.
Beneficiari
PMI attive da almeno 12 mesi, ubicate in Veneto, appartenenti ai settori di attività ATECO indicati in allegato B (primario o secondario), riferiti alla sede presso la quale si realizza l’intervento, in regola con la normativa previdenziale, assistenziale e assicurativa.
Interventi ammissibili
Sono ammissibili i progetti, coerenti con il Piano Energetico Regionale, finalizzati al contenimento della spesa energetica, alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti e alla valorizzazione delle fonti rinnovabili, che rispettino queste tre fasi:– Fase 1: valutazione ante intervento del fabbisogno energetico complessivo dell’unità operativa oggetto del progetto e individuazione delle opportunità di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni di gas climalteranti attraverso la diagnosi energetica. Sono valide anche le diagnosi energetiche eseguite dal 19 luglio 2016, ma saranno ammesse a contributo solo le spese relative a diagnosi eseguite a partire dal 1 gennaio 2019. La fase 1 deve essere già completata all’atto della domanda.
– Fase 2: elaborazione e sviluppo del progetto di contenimento dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti sulla base degli interventi previsti dalla diagnosi di cui alla fase 1, tramite i seguenti interventi:
a) sostituzione di macchinari o componenti (riduzione dei consumi anche calcolata per unità di prodotto)
b) sostituzione di cicli produttivi (riduzione dei consumi anche calcolata per unità di prodotto)
c) installazione di sistemi e componenti (es. motori elettrici, inverter, rifasamento, gruppi continuità, sistemi di controllo)
d) dispositivi per il riutilizzo dell’energia/calore di recupero dai cicli produttivi
e) interventi di tipo “soft”, es. impianti di sensoristica, sistemi per la gestione e il monitoraggio dei consumi energetici e simili: possono essere effettuati soltanto con la realizzazione conseguente di interventi cosiddetti “hard” quali ad esempio la riconfigurazione/sostituzione di macchinari, l’inserimento di nuovi filtri/motori e simili
f) interventi di efficientamento energetico negli edifici delle unità operative (es. infissi, isolanti, materiali per l’eco-edilizia, coibentazioni compatibili con i processi produttivi); non sono ammessi gli interventi di tipo strutturale sugli immobili
g) sostituzione degli apparecchi illuminanti per interni ed esterni ricorrendo a tecnologie LED e/o installazione di dispositivi autonomi per il controllo dell’accensione, della regolazione e dello spegnimento dei corpi illuminanti (sensori di presenza e/o prossimità, fotocellule, timer ecc.)
h) installazione di impianti di cogenerazione e di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile finalizzati all’autoconsumo. Tali interventi sono ammessi solamente se il progetto include uno o più interventi di cui alle precendenti lettere a-g, inoltre concorrono al raggiungimento della spesa ma
non concorrono al computo del risparmio energetico.
Il progetto è ammesso qualora gli interventi selezionati nella diagnosi energetica, esclusi quelli previsti alla lettera h), comportino
un risparmio maggiore o uguale al 9% del fabbisogno annuo ante intervento.
Gli interventi della fase 2 devono essere previsti dalla diagnosi energetica (fase 1).
– Fase 3: valutazione post intervento di raggiungimento dell’obiettivo di progetto nonché di risparmio energetico e di riduzione di emissioni di gas climalteranti previsto attraverso relazione tecnica asseverata o da diagnosi energetica, eseguite successivamente alla conclusione degli interventi ed entro il 10 maggio 2022.Le diagnosi energetiche e le relazioni tecniche asseverate devono essere svolte da società di servizi energetici, esperti in gestione dell’energia o auditor energetici certificati da organismi accreditati.
Spese ammissibili
a) macchinari, impianti, attrezzature, sistemi, componenti e relativo montaggio o allacciamento
b) lavori edilizi e impiantistici strettamente connessi e dimensionati al programma di investimenti; progettazione, direzione lavori e collaudo nel limite di 10.000 euro
c) diagnosi energetiche ante e post intervento nel limite di 5.000 euro ciascuna; per le PMI energivore tale spesa non è ammessa
d) certificazioni di gestione ambientale o energetica ISO 50001 e EN ISO 14001, rilasciate da Accredia o corrispondenti organismi esteri, nel limite di 10.000 euro
e) garanzie bancarie o assicurative per la fideiussione per l’eventuale richiesta di anticipo contributoSono ammesse le spese sostenute in leasing per l’importo dei canoni sostenuti nel periodo di ammissibilità delle spese.
Per progetti che comportino una spesa superiore al 30% del fatturato è necessario acquisire lettera di referenze di una banca o di un confidi .
Esclusioni: beni usati, commesse interne, acquisto mezzi di trasporto merci e persone, spese per l’istanza di contributo, autorizzazioni per la messa in funzione impianti
Importo progetto: minimo 80.000 euro massimo 500.000
Decorrenza spese:
– per diagnosi energetiche ante intervento: dal 1 gennaio 2019 alla data di presentazione della domanda;
– per gli altri interventi: dalla data di presentazione della domanda al 10 maggio 2022Rendicontazione: entro il 24 maggio 2022; devono essere realizzate almeno il 50% delle spese ammesse, con limite minimo di 80.000 euro, pena revoca. Possibilità di compensare diverse tipologie di spesa fino ad un massimo del 20% del totale investimento ammesso.
Dotazione
Stanziamento di 13.346.990,56 milioni di euroAgevolazione
Contributo a fondo perduto del 30% con un minimo di 24.000 euro e un massimo di 150.000 euro (corrispondenti a progetti tra 80.000 e 500.000 euro).Erogazione: possibile anticipo (del 40% con garanzia), acconto e saldo o direttamente a saldo.
Regime e cumulabilità: possibilità di scelta tra regime de minimis e regime esenzione Reg. UE 651/2014. Ammessa la cumulabilità secondo le previsioni dei rispettivi regolamenti.
Presentazione e valutazione della domanda
La domanda deve essere compilata e firmata digitalmente e presentata esclusivamente on-line, tramite la piattaforma regionale SIU dal 15 aprile 2020 ore 10.00 fino al 10 settembre 2020 ore 17.00. Un’impresa può presentare solo una domanda.AVEPA, dopo aver verificato i requisiti di ammissibilità stilerà una graduatoria provvisoria che premierà i progetti con miglior rapporto tra risparmio energetico conseguibile e costo del progetto. Secondo l’ordine della graduatoria provvisoria, una commissione tecnica valuterà i progetti nel merito, sulla base di criteri di selezione (art. 11.5 del bando) che daranno luogo all’assegnazione di un punteggio. I progetti che avranno raggiunto almeno 5 punti saranno inseriti nella graduatoria definitiva.
NOTE:
(1) DGR n. 90 del 27 gennaio 2020 in corso di pubblicazione sul BUR-
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Bando per il sostegno all’acquisto di servizi per l’innovazione da parte delle PMI
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Bando per il sostegno all’acquisto di servizi per l’innovazione da parte delle PMI
By unint_admin | 24 febbraio 2020|
La Regione Veneto ha messo a disposizione 3 milioni di euro per sostenere le attività di innovazione e di trasferimento delle conoscenze presso le imprese, favorendo i processi di progettazione e sperimentazione delle soluzioni innovative (brevettazione, trasferimento dei risultati della ricerca ed interventi volti ad una maggiore tutela degli asset immateriali) ed i processi di integrazione e di innovazione delle strategie organizzative e di business tra imprese, università, centri di ricerca/ trasferimento tecnologico e di conoscenza, in grado di garantire ricadute positive sul territorio.
La domanda potrà essere presentata in tre sportelli, due nel 2020 e uno nel 2021.
Beneficiari
Micro, piccole e medie imprese (PMI) di qualsiasi forma giuridica
- Con unità locale dove si realizza l’investimento, sul territorio regionale
- Iscritte al Registro delle Imprese, attive alla data di presentazione della domanda
- Non “in difficoltà” così come definita dall’articolo 2, punto 18, del Regolamento (UE) n. 651 o in liquidazione volontaria e non sottoposte a procedura concorsuale in corso o avviata antecedentemente la data di presentazione della domanda (ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale);
- Con ATECO diverso da sezioni A e B
- Autonoma rispetto ad ogni fornitore, ai sensi al Regolamento (UE) n. 651 del 17 giugno 2014, Allegato I
- Con DURC regolare
- Non contemporaneamente beneficiario di un progetto e fornitore in un altro progetto
- Con capacità amministrativa, finanziaria e operativa ai sensi dell’articolo 125, comma 3, lettere c) e d) del Regolamento (UE) n. 1303/2013;
- In regola con la normativa in materia di aiuti di stato.
Interventi ammissibili
Il bando prevede una dotazione pari a 3 mln di euro e sono ammissibili i progetti coerenti con gli ambiti e le traiettorie di sviluppo e tecnologiche individuati dalla RIS3 Veneto e con il Piano Strategico Regionale per la Ricerca Scientifica e lo Sviluppo Tecnologico e l’Innovazione e che prevedono l’acquisizione di servizi specialistici per l’innovazione tecnologica, l’innovazione strategica o l’innovazione organizzativa di seguito dettagliati:
A. INNOVAZIONE TECNOLOGICA
TIPOLOGIA DI SERVIZIO SPECIALISTICO:
A.1 –> INNOVAZIONE NELLA FASE DI CONCETTO
Servizi finalizzati alla generazione di nuove idee di prodotto e servizio, all’esplorazione delle alternative tecnologiche e di design, alla previsione di migliorare il prodotto esistente mediante l’aggiunta di sevizi innovativi e/o a maggior valore aggiunto (Servitization), prima di intraprendere la progettazione concreta e dettagliata;
A.2 –> INNOVAZIONE NELLE FASI DI PROGETTAZIONE E SPERIMENTAZIONE
Servizi orientati alla progettazione dettagliata di prodotti e di processi produttivi (Progettazione) e/o alle fasi successive alla progettazione dettagliata, nelle quali i prodotti assumono configurazione materiale (Sperimentazione).
A.3–> ASSISTENZA ALLA GESTIONE DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Servizi di consulenza/assistenza finalizzati:
– all’ottenimento o all’estensione di brevetti a livello europeo o internazionale, alla loro
convalida e difesa;
– all’ottenimento ed al deposito di altri attivi immateriali quali, ad esempio, marchi, licenze, know-how esclusivi, disegni e modelli di utilità
SPESA MINIMA INTERVENTI A.1, A.2, A.3 = 8.000 euro
SPESA MASSIMA= 40.000 euro
% DI CONTRIBUTO: 40%
B – INNOVAZIONE STRATEGICA
TIPOLOGIA DI SERVIZIO SPECIALISTICO:B.1: INNOVAZIONE STRATEGICA PER L INTRODUZIONE DI NUOVI PRODOTTI SERVIZI
Servizi finalizzati alla riduzione del rischio derivante dall’introduzione di nuovi prodotti/servizi, al fine di accrescere le probabilità di successo sul mercato, e le cui risultanze siano propedeutiche per orientare le scelte future dell’impresa in relazione alle strategie da essa perseguite
B.2: INNOVAZIONE DEL MODELLO DI BUSINESS
Servizi finalizzati all’analisi, definizione, riprogettazione e validazione dell’Offerta per massimizzare il valore delle risorse e delle competenze disponibili limitando al contempo gli investimenti
SPESA MINIMA INTERVENTI B.1, B.2 = 8.000 euro
SPESA MASSIMA= 40.000 euro
% DI CONTRIBUTO: 40%
C – INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA
TIPOLOGIA DI SERVIZIO SPECIALISTICO:
C.1: UP-GRADING ORGANIZZATIVO
Servizi di analisi, consulenza e affiancamento volti ad orientare e supportare le imprese nel cambiamento organizzativo con impatto sulle strutture organizzative, come pure su procedure e ruoli aziendali.
C.2: EFFICIENTAMENTO PRODUTTIVO
Servizi di misurazione dell’efficienza operativa aziendale, in riferimento all’attività manifatturiera, logistica o terziaria e finalizzati alla formulazione di specifici piani di miglioramento. Riguardano lo sviluppo di progetti aziendali atti all’implementazione di appropriate metodologie di miglioramento caratteristiche delle applicazioni Lean (produzione snella) a livello di sistema produttivo
C.3: PROCESSI DI INNOVAZIONE AZIENDALE
Servizi propedeutici e di supporto all’implementazione dei sistemi di gestione aziendali con l’obiettivo di ottenerne la certificazione secondo gli standard relativi alle Certificazioni Ambientali, alla Responsabilità Sociale, alla Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro e di servizi finalizzati all’integrazione dei sistemi di gestione esistenti o previsti in un unico Sistema di Gestione Integrato.
C.4: INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA MEDIANTE GESTIONE TEMPORANEA DI IMPRESA (TEMPORARY MANAGEMENT - TM)
Servizi strategici di gestione completa e temporanea di un’azienda (o ramo o funzione di azienda) finalizzati:
– ad affrontare situazioni di criticità (riposizionamento di mercato, economico, strategico e finanziario) e/o di sviluppo situazione di forte crescita (penetrazione in nuove aree di mercato, espansione commerciale, sviluppo di nuovi business);
– a gestire specifiche iniziative e/o progetti di carattere strategico per l’impresa
– a garantire l’accrescimento delle competenze manageriali in azienda
SPESA MINIMA INTERVENTI C.1, C.2, C.3, C.4 = 8.000 euro
SPESA MASSIMA= 50.000 euro
% DI CONTRIBUTO: 30%
Il progetto oggetto della domanda di sostegno dovrà riguardare un solo servizio specialistico tra quelli elencati in una delle citate tipologie di innovazione e prevedere una spesa compresa tra il minimo ed il massimo indicati.
Per ogni servizio specialistico potrà essere impiegato un solo fornitore che dovrà realizzare il servizio stesso utilizzando la propria struttura organizzativa.
Requisiti del fornitore
Il fornitore, al momento della presentazione della domanda, dovrà essere in possesso dei seguenti requisiti:
- svolgere attività di impresa/professione coerente con il servizio oggetto della domanda;
- aver svolto almeno cinque incarichi di consulenza attinenti al servizio specialistico oggetto della domanda di sostegno nei 3 anni antecedenti la data di presentazione della stessa domanda di sostegno (o, in alternativa, aver svolto un incarico continuativo per almeno due anni anche per un solo cliente);
- essere registrato e pubblicato nella sezione “Catalogo dei fornitori” del portale “Innoveneto.org”5, di cui all’art. 10;
- limitatamente al servizio specialistico ASSISTENZA ALLA GESTIONE DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE il servizio deve essere erogato esclusivamente da fornitori privati iscritti all’Ordine dei Consulenti di Proprietà Industriale, ai sensi del Decreto Legislativo 10 febbraio 2005, n. 30 o da soggetti pubblici o privati che utilizzano l’apporto specialistico di soggetti iscritti all’Ordine dei Consulenti di Proprietà Industriale, ai sensi del Decreto Legislativo 10 febbraio 2005, n. 30;
- limitatamente al servizio specialistico INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA MEDIANTE GESTIONE TEMPORANEA DI IMPRESA il servizio deve essere erogato in via temporanea esclusivamente a manager professionali con esperienza di almeno di 10 anni in campo gestionale.
Spese ammissibili
Sono ammissibili esclusivamente le spese per i servizi di consulenza e di sostegno all’innovazione direttamente imputabili e coerenti con il progetto presentato.
Decorrenza: l’ammissibilità delle spese decorre dal giorno successivo alla presentazione della domanda. Le spese devono essere sostenute e pagate entro 12 (dodici) mesi dalla data di pubblicazione sul BURV del decreto di ammissione.
Concessione: a seguito della verifica dei criteri di ammissibilità (art. 5 comma 3) e della valutazione delle domande sulla base dei criteri di valutazione relativi al progetto imprenditoriale ( art. 12 comma 5), entro 90 giorni dalla data di presentazione della domanda.
Regime: Esenzione (REG: UE 651/2014)
Cumulabilità: l’agevolazione non è cumulabile con altri aiuti di stato concessi per le medesime spese, incluse le agevolazioni concesse sulla base del Regolamento “de minimis.
Presentazione delle domande
La domanda di sostegno deve essere compilata e presentata esclusivamente per via telematica, attraverso il Sistema Informativo Unificato per la Programmazione Unitaria (SIU) della Regione (http://www.regione.veneto.it/web/programmi-comunitari/siu)
La domanda potrà essere presentata nei periodi di seguito indicati
Sportello Dotazione/euro Periodo di compilazione della domanda Periodo di presentazione della domanda 1 1 milione 17/02/2020 – 11/03/2020 16/03/2020 – 20/03/2020 2 1 milione 5/05/2020 – 25/06/2020 30/06/2020 – 7/07/2020 3 1 milione 1/12/2020 – 11/02/2021 16/02/2021 – 23/02/2021 Per l’accesso è richiesto il possesso della firma digitale e di una casella di posta PEC attiva e registrata nel Registro delle imprese.
Rendicontazione:
Entro 30 giorni dalla conclusione del progetto.
E’ consentita una riduzione massima del 30% tra la spesa approvata nel rendiconto e la spesa ammessa in sede di concessione del sostegno.
Qualora la riduzione di spesa superi il 30% sono applicate, a titolo di penalità, le seguenti riduzioni sul sostegno spettante:
– spesa accertata minore del 70% e maggiore uguale al 60%: riduzione del 2% del sostegno spettante;
– spesa accertata minore del 60% e maggiore uguale al 50%: riduzione del 5% del sostegno spettante.
La riduzione di spesa superiore al 50% comporta sempre la decadenza totale del sostegno.
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Bando per il sostegno all’acquisto di servizi per l’internazionalizzazione da parte delle PMI
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Bando per il sostegno all’acquisto di servizi per l’internazionalizzazione da parte delle PMI
By unint_admin | 20 febbraio 2020|
La Regione Veneto ha messo a disposizione un sostegno all’acquisto di servizi per l’internazionalizzaziome per PMI che prevede contributi a fondo perduto dal 30% al 50% per progetti da 7.000 euro a 80.000 euro.
Dotazione pari a 3 milioni. Sportello con decorrenze differenziate secondo le misure previste.
Beneficiari
PMI, compresi i consorzi, le società consortili, le cooperative, reti soggetto di imprese, costituiti, iscritti e attive al Registro Imprese, in situazione di regolarità previdenziale e assistenziale.
Le PMI devono esercitare un’attività principale o secondaria appartenente alle sezioni C “manifattura”, F “costruzioni”, I “servizi di alloggio e ristorazione”, J “servizi di informazione e comunicazione”.
Dotazione
Dotazione complessiva di 3 milioni di euro, ripartita in 1 milione per ciascuna delle 3 misure
Interventi e spese ammissibili
A. AREA PROMOZIONALE
TIPOLOGIA DI SERVIZIO SPECIALISTICO
A1 – PIANIFICAZIONE PROMOZIONALE: Servizi di consulenza/assistenza finalizzati:
- ad azioni promozionali, di comunicazione e di advertising sui mercati internazionali, identificati quali mercati target;
- all’attività di ricerca operatori/partner esteri per l’organizzazione di incontri promozionali
SPESA MINIMA: 10.000 euro – SPESA MASSIMA: 20.000 euro*
*30.000 euro in caso di consorzio/società consortile/società cooperativa o contratto di “rete soggetto”.
B. AREA STRATEGICA
TIPOLOGIA DI SERVIZI SPECIALISTICI:
B1: PIANIFICAZIONE STRATEGICA: servizi di consulenza/assistenza finalizzati:
- all’elaborazione di piani per l’internazionalizzazione, di piani di marketing e di penetrazione commerciale nei mercati esteri;
- alla ideazione, elaborazione e realizzazione di brand specifici per i mercati identificati come target;
- alla realizzazione di studi di fattibilità e analisi per lo sviluppo di reti commerciali, distributive o di assistenza post vendita all’estero;
- all’attività di ricerca operatori/partner esteri e assistenza per l’inserimento dell’impresa o l’ampliamento della presenza della stessa sui mercati esteri, incluse le consulenze per il supporto decisionale in tema di alleanze, fusioni o acquisizioni di imprese estere.
SPESA MINIMA: 10.000 euro – SPESA MASSIMA: 30.000 euro **
B2: SUPPORTO NORMATIVO E CONTRATTUALE – Servizi di consulenza/assistenza finalizzati:
- al supporto nello studio e nella redazione di contrattualistica internazionale;
- all’analisi degli aspetti legati alla fiscalità, aspetti tecnici doganali, aspetti legislativi, giuridici e procedurali connessi all’import/export del/i paese/i target;
- all’implementazione e all’estensione dei diritti industriali all’estero (es. marchi e brevetti) e all’ottenimento di certificazioni estere di prodotto;
- all’analisi del contesto tecnico e giuridico per estendere in ambito internazionale un brevetto o un altro diritto nazionale e per difendere la validità dello stesso in procedimenti di opposizione.
SPESA MINIMA: 7.000 euro – SPESA MASSIMA: 15.000 euro***
** € 40.000,00 in caso di consorzio/società consortile/società cooperativa o contratto di “rete soggetto”;
*** € 25.000,00 in caso di consorzio/società consortile/società cooperativa o contratto di “rete soggetto”.C: AREA ORGANIZZATIVA
TIPOLOGIA DI SERVIZI SPECIALISTICI:
C1: AFFIANCAMENTO SPECIALISTICO (TEM: Temporary Export Manager). Servizi di consulenza/assistenza che prevedano:
- l’inserimento/coinvolgimento, in via temporanea, da un periodo minimo di 6 mesi e fino alla durata massima del progetto, di un Temporary Export Manager (TEM) impegnato nel processo d’internazionalizzazione dell’impresa richiedente, che assicuri la gestione e coordinamento del progetto d’internazionalizzazione.
SPESA MINIMA: 12.000 euro – SPESA MASSIMA: 30.000 euro ****
**** € 40.000,00 in caso di consorzio/società consortile/società cooperativa o contratto di “rete soggetto”.
E’ possibile cumulare fino a 4 diversi servizi specialistici rispettando i massimali e minimali previsti per ciascuna tipologia.
Importo: l’ammontare di spesa massima del progetto non può sperare 50.000 euro per le PMI, 80.000 euro per gli altri soggetti.
Decorrenzaspese: successiva alla presentazione della domanda, incluso la stipula dei contratti di consulenza e concluse entro 12 mesi dalla concessione dell’agevolazione.
Rendicontazione: entro 30 giorni dalla conclusione (12 mesi dalla concessione) per almeno il 50% delle spese ammesse, pena revoca.
Fornitori
Misure A e B: almeno 3 anni di esperienza; non ammesse sostituzioni se non per causa di forza maggiore.
Misura C: il TEM può essere sia una società sia un libero professionista associato o accreditato, prima della presentazione della domanda, presso organizzazioni di rappresentanza di manager, oppure appartenente a società iscritte all’elenco del MISE. Esperienza di almeno 3 anni come TEM oppure di 5 anni come Business Development Manager, e conoscenza almeno di livello C1 di almeno 2 lingue straniere. E’ ammessa una sola sostituzione del TEM.
Per qualsiasi misura i consulenti devono essere registrati presso il portale innoveneto.org. Requisiti documentati nel modello C1 del bando(eccetto per enti pubblici).
Vincoli: rispetto di almeno uno dei seguenti parametri: Spesa progetto/Fatturato <= 0,3; Patrimonio Netto/Spesa Progetto >= 0,2.
Non sono ammesse variazioni di servizio nè rimodulazioni tra tipologie di spesa.
Esclusioni: progetti agevolati sul precedente bando POR 3.4.2 del 2017 qualora riguardino uno stesso paese obiettivo; beni materiali di qualsiasi genere (macchinari, attrezzature,…)
Agevolazione
Contributo a fondo perduto secondo questa ripartizione per tipo di servizi:
A1 pianificazione promozionale: 40%
B1 pianificazione strategica: 40%
B2 supporto normativo e contrattuale: 30%
C1 affiancamento specialistico (TEM): 50%
Regime e cumulo: Esenzione reg. 651/2014 art 18. Non cumulabile.
Presentazione e valutazione della domanda
Tramite portale regionale SIU, e valutate secondo i criteri specificati all’art.12.4, e così differenziate:
SPORTELLO N1 –> COMPILAZIONE DOMANDA DAL 24/02/2020 ore 10.00 al 19/03/2020 ore 17:00
PRESENTAZIONE DOMANDA: (link univoco) 24/03/2020 ore 10:00 fino al 26/03/2020 ore 17:00
DOTAZIONE EURO 1.000.000,00
SPORTELLO N2 –> COMPILAZIONE DOMANDA DAL 12/05/2020 ore 10.00 al 02/07/2020 ore 17:00
PRESENTAZIONE DOMANDA: (link univoco) 07/07/2020 ore 10:00 fino al 09/07/2020 ore 17:00
DOTAZIONE EURO 1.000.000,00
SPORTELLO N3 –> COMPILAZIONE DOMANDA DAL 10/12/2020 ore 10.00 al 18/02/2021 ore 17:00
PRESENTAZIONE DOMANDA: (link univoco) 23/02/2021 ore 10:00 fino al 25/02/2021 ore 17:00
DOTAZIONE EURO 1.000.000,00
Per ulteriori informazioni consultare Dgr 1967 del 23 Dicembre 2019.
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Progetto di ricerca per il Distretto dello Sportsystem di Asolo e Montebelluna
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Progetto di ricerca per il Distretto dello Sportsystem di Asolo e Montebelluna
By unint_admin | 12 settembre 2018|
Le imprese del Distretto dello Sportsystem di Asolo e Montebelluna, insieme alle Università di Padova e Verona, collaborano in un progetto di ricerca e sviluppo finanziato dalla Regione Veneto con DGR 1139/2017. Il progetto attraverso azioni di sviluppo intelligente e creativo di prodotto e processo, assume come obiettivo il mantenimento della posizione di leadership del Distretto Industriale nel contesto dell’attrezzatura per lo sci, nonché l’apertura a settori di mercato innovativi sempre più consistenti. Il Progetto incentrato sull’incremento del contenuto tecnologico e qualitativo di prodotto ammonta a circa 2 milioni di euro con un contributo del 50%.
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2^ Fiera delle Aggregazioni d’Impresa – Parlano di noi
By admin_cla | 14 giugno 2016|
Il 12 novembre 2015, al Double Tree Hilton Hotel di Mogliano, Imprese e Associazioni del sistema Confindustria si sono date appuntamento per confrontarsi su un tema strategico per la competitività del Veneto e del nord-est: le aggregazioni d’impresa.
Una giornata intera per incontrare nuovi possibili partners per il proprio business, per raccontare e ascoltare esperienze, per raccogliere il parere degli esperti. In una “piazza virtuale”, senza le barriere che spesso nel quotidiano si creano alla relazione e collaborazione tra aziende.
Una trentina di aggregazioni e reti d’impresa erano presenti con proprio stand espositivo attraverso il quale farsi conoscere ed incontrare potenziali nuovi partner.
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2^ Fiera delle Aggregazioni d’Impresa – 12 novembre 2015
By admin_cla | 1 ottobre 2015|
Imprese e Associazioni del sistema Confindustria si danno appuntamento per confrontarsi su un tema strategico per la competitività del Veneto e del nord-est: le aggregazioni d’impresa.
Una giornata intera per incontrare nuovi possibili partner per il proprio business, per raccontare e ascoltare esperienze, per raccogliere il parere di esperti. In una “piazza virtuale” senza le barriere che spesso nel quotidiano si creano alla relazione e collaborazione tra aziende.
La Fiera è rivolta ad Aggregazioni tra Imprese, Reti d’Impresa, Reti in fase di costituzione e singole imprese.
L’evento si svolgerà come una vera e propria fiera nella quale le aggregazioni d’impresa e le reti potranno presentarsi a tutti i partecipanti attraverso degli stand espositivi al fine incontrare nuovi partner.
Saranno a disposizione dei tavoli riservati durante tutto l’arco della giornata per incontri individuali tra imprenditori, ma anche arene pubbliche dove sarà possibile presentare il proprio progetto.
Saranno inoltre presenti degli Help desk informativi su:
- finanza agevolata;
- internazionalizzazione;
- aspetti giuridici delle aggregazioni.
La giornata sarà poi accompagnata da due importanti eventi seminariali di approfondimento sulle opportunità riservate alle aggregazioni tra imprese dal punto di vista strategico, normativo e finanziario.
Seguirà nei prossimi giorni il programma dettagliato dell’evento.
In allegato la scheda di interesse che puoi compilare e inviarci per rimanere informato.
Per maggiori informazioni contattaci! o visita la pagina facebook .
FIERA DELLE AGGREGAZIONI D’IMPRESA – SCHEDA DI INTERESSE
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Voucher per Temporary Export Manager delle reti d’impresa
By admin_cla | 23 giugno 2015|
E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 19 giugno 2015 il Decreto 15.5.2015 del Ministero dello Sviluppo Economico che prevede la concessione di voucher per sostenere le PMI e le Reti d’impresa che intendano internazionalizzarsi, avvalendosi per questo di una figura specializzata. L’intervento si inserisce nell’ambito del Piano di promozione straordinaria del Made in Italy introdotto dal Governo con il D.L. 133/2014, con una particolare dotazione di 19 milioni di euro: si tratta di contributi a fondo perduto. L’opportunità che viene concessa alle PMI e alle Reti d’impresa è quella di poter usufruire, per almeno sei mesi, di una consulenza di tipo manageriale in grado di supportare e promuovere le strategie di internazionalizzazione delle imprese: dallo studio e programmazione dei processi, all’ingresso dei prodotti nei mercati esteri, al loro sviluppo. È a questo che servirà il c.d. Temporary Export Manager. Tale figura, costituita nella forma di società di capitali, sarà reperibile in un apposito Registro istituito presso il MISE il quale assicurerà la competenza negli ambiti di intervento: si richiede, infatti, che questa abbia eseguito, negli ultimi tre anni, almeno 10 progetti di export management della durata di tre mesi ciascuno o, in alternativa, abbia al suo interno figure professionali di comprovata esperienza nell’approccio commerciale verso i mercati esteri. Il Decreto citato in apertura permetterà, attraverso due distinti bandi, di finanziare tali professionalità e competenze attraverso l’utilizzo di voucher dal valore di 10.000 euro. Più nel dettaglio, il primo bando prevede la possibilità di ricevere un tale finanziamento per l’impiego, per almeno sei mesi, di un Export Manager, con obbligo di una quota di cofinanziamento da parte dell’impresa di minimo 3 mila euro. Il secondo bando mantiene invariata tale modalità per le imprese che non abbiano partecipato al primo bando, mentre prevede un voucher di 8 mila euro ed una quota di cofinanziamento da parte dell’impresa di almeno 5mila euro per i soggetti che abbiano già beneficiato del primo bando. Tra le condizioni imposte dal Decreto in esame vi è l’aver realizzato un fatturato non inferiore a Euro 500.000 in almeno uno degli ultimi tre esercizi approvati che, per il caso delle Reti d’impresa, andrà individuato cumulando i fatturati delle imprese retiste. L’elenco dei fornitori del servizio di Export Management sarà disponibile entro il 1° settembre. Le domande per richiedere i voucher, invece, firmate digitalmente, dovranno essere presentate esclusivamente online (dal sito www.mise.gov.it) a partire dal 22 settembre 2015 e fino al 2 ottobre 2015, salva precedente chiusura dello sportello per esaurimento dei fondi. Per maggiori informazioni riportiamo qui di seguito il link all’apposita pagina del sito del Ministero: http://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/commercio-internazionale/voucher-per-l-internazionalizzazione […]-
Aziende in rete per la formazione continua
By admin_cla | 20 maggio 2015|
La Regione del Veneto, nell’ambito della DGR 784/15 dà la possibilità di finanziare progetti a valenza settoriale che prevedano interventi formativi interaziendali e interventi di accompagnamento che possano mettere in moto uno scambio virtuoso di informazioni tra le diverse realtà aziendali, la costituzione di reti innovative e le aggregazioni di imprese. Nell’ambito dei progetti verrà data la possibilità alle aziende, anche del medesimo gruppo o della medesima catena di sub-fornitura, di: - usufruire di percorsi formativi interaziendali; - partecipare a seminari/workshop; - partecipare a Visite di studio o a Visite aziendali in altri contesti regionali o comunitari; - usufruire di attività di assistenza/consulenza in azienda, anche per definire, sviluppare e concretizzare nuovi prodotti/servizi; - usufruire di Borse di studio per ricercatori esperti e finalizzate a svolgere attività di ricerca applicata direttamente in azienda; - godere di incentivi che coprono parzialmente il costo di “Temporary Manager” da inserire in azienda per supportare processi di Innovazione, Internazionalizzazione, Passaggi Generazionali, Ristrutturazioni e Aggregazioni; - godere di contributi per la realizzazione di Ricerche di Mercato coerenti con il percorso da realizzare nell’ambito del progetto; I progetto potranno essere presentati dagli organismi accreditati per la formazione continua. Le scadenze per la presentazione sono il 30 giugno ed il 31 luglio 2015. http://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/DettaglioDgr.aspx?id=298555-
Le reti d’impresa nel DEF 2015
By admin_cla | 15 aprile 2015|
Segnaliamo che nel Documento di Economia e Finanza approvato dal Consiglio dei Ministri il 10 aprile si parla anche di reti d’imprese. In particolare il Documento prende atto di come, nel tessuto produttivo italiano formato per la stragrande maggioranza di Piccole e Medie Imprese, i processi aggregativi (distretti, reti d’impresa, filiere produttive, gruppi, consorzi, A.T.I.) rappresentino un metodo vincente per affrontare il mercato e raggiungere più alti gradi di performance. In tale contesto il Governo si avvede di come “le reti (anche attraverso il contratto) rappresentano una modalità organizzativa molto flessibile che può aiutare a conseguire un vantaggio competitivo”. Ed è per questo motivo che il DEF definisce un’azione governativa in materia di aggregazioni tra imprese che sarà intrapresa entro l’anno. In tale azione particolarmente interessante sembrano essere soprattutto due direttrici:- L’estensione del regime di agevolazione fiscale. Il regime di agevolazione fiscale per le reti d’impresa, previsto col D.L. 78/2010, prevede una sospensione di imposta sugli utili che l’impresa destinava ad attività della Rete nella quale era inserita. Tale sospensione diveniva definitiva (e dunque si trasformava in una esenzione di imposta) nel momento in cui tali utili venivano effettivamente impiegatiIl suo rifinanziamento annunciato anche nel DEF dell’anno scorso, non aveva però nella pratica avuto seguito. Il regime, in vigore per gli esercizi 2011, 2012 e 2013, non è stato successivamente prorogato.
- La semplificazione della normativa in tema di lavoratori interni alle imprese partecipanti: su questo punto si fa esplicito riferimento all’istituto della co-datorialità. A tal proposito ricordiamo, infatti, che ancora nel 2013 (D.L. n.76/2013) con una riforma della c.d. Legge Biagi era stata normativamente prevista la possibilità, per imprese legate da un contratto di rete, di un’assunzione congiunta. Con una norma di particolare favore verso le reti d’impresa si prevedeva, dunque, la possibilità di derogare al tradizionale schema per il quale, in un rapporto di lavoro, il lavoratore non poteva che avere un solo datore di lavoro. La norma, sicuramente molto interessante e molto appetibile dal sistema imprenditoriale, non ha però mai ricevuto attuazione in mancanza delle determinazioni operative da parte di Inps ed Inail. Speriamo, dunque, che il Governo possa smuovere la situazione e permettere la concreta applicazione della norma.
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Credito d’imposta per le reti di imprese del settore primario
By admin_cla | 23 marzo 2015|
Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali con il decreto del 13 gennaio 2015 ha predisposto le prime disposizioni applicative relative alla concessione di un credito d’imposta per le imprese agricole, agroalimentari, della pesca ed acquacoltura che siano legate da un contratto di rete (già formalizzato al momento della presentazione della domanda). I costi agevolabili con tale misura fiscale possono essere (si veda l’art. 3 del citato Decreto): a) costi per attività di consulenza e assistenza tecnico-specialistica prestate da soggetti esterni all’aggregazione in rete, per la costituzione della rete, per la redazione del programma di rete e sviluppo del progetto; b) costi in attivi materiali per la costruzione, acquisizione o miglioramento di beni immobili e per l’acquisto di materiali e attrezzature; c) costi per tecnologie e strumentazioni hardware e software funzionali al progetto di aggregazione in rete; d) costi di ricerca e sperimentazione; e) costi per l’acquisizione di brevetti, licenze, diritti d’autore e marchi commerciali; f) costi per la formazione dei titolari d’azienda e del personale dipendente impiegato nelle attività di progetto; g) costi per la promozione sul territorio nazionale e sui mercati internazionali dei prodotti della filiera; h) costi per la comunicazione e la pubblicità riferiti alle attività della rete. Riportiamo qui il link al testo per esteso del decreto: http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-02-27&atto.codiceRedazionale=15A01473 […]-
Contratto di rete: al via la firma digitale
By admin_cla | 19 gennaio 2015|
Con il d.l. n. 83 del 22 giugno 2012 (convertito poi in legge dalla l. n. 134 del 7 agosto 2012), il legislatore aveva previsto quale forma alternativa all’atto pubblico e alla scrittura privata autenticata (forme per le quali è necessaria l’assistenza di un notaio), l’atto firmato digitalmente. La novità, nonostante fosse introdotta nel testo della legge, abbisognava però di ulteriori disposizioni normative: un decreto ministeriale in prima battuta ed uno direttoriale in seconda, perché si potesse concretamente impiegare tale forma. Così ad aprile 2014 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Ministeriale, n. 122 del 10 aprile 2014, che ha predisposto il modello standard per la trasmissione del contratto di rete al registro imprese. Mentre il 12 gennaio 2015 è stato pubblicato nel sito del MISE anche il Decreto Direttoriale, ultimo tassello di questa vicenda, che ha approvato le specifiche tecniche. Dal 15 gennaio 2015 (data in cui Infocamere ha messo a disposizione sul suo sito web, il software per la compilazione online del modello standard con le specifiche del contratto di rete che si intende sottoscrivere) è quindi possibile stipulare attraverso la mera firma digitale e seguendo la specifica procedura, un contratto di rete a tutti gli effetti valido ed efficace.-
La nuova legge regionale su distretti e aggregazioni
By admin_cla | 25 settembre 2014|
La Regione Veneto con la l.r. 13/2014 destina fondi pubblici a: distretti industriali, reti innovative regionali e aggregazioni di imprese. L’aggregazione o integrazione a rete è sempre stata considerata una strategia vincente per le PMI, volta a favorire delle economie di scala e processi di innovazione e crescita economica. È stato questo il motivo che ha portato all’approvazione nel 1991 della legge n. 317 che ha introdotto nel nostro ordinamento giuridico il concetto di distretto industriale definito “un possibile strumento di politica industriale a sostegno delle PMI”. Com’è noto il Veneto è indubbiamente la Regione che più di altre porta connaturata alla sua stessa struttura produttiva il concetto di distretto industriale: infatti, nella maggior parte dei casi, il tessuto di PMI Veneto si è sviluppato in centri ad alta concentrazione di imprese spesso operanti nella stessa filiera che hanno fatto della collaborazione, dovuta in primis alla reciproca stima e fiducia, uno dei principali fattori di crescita dell’economia regionale e quindi nazionale. Lo scopo della normativa sui distretti produttivi era quindi quello di accordare a queste realtà delle agevolazioni volte ad incentivare lo sviluppo integrato delle PMI. Sulla base della precedente normativa (l’ultima, oggi abrogata, era rappresentata dalla l. n. 8/2003) erano stati riconosciuti dalla Regione Veneto oltre 40 tra distretti e meta distretti. Oggi le cose sono cambiate. Con il Bollettino Regionale n. 57 del 6 giugno 2014 la Regione Veneto ha pubblicato la nuova legge sui distretti industriali (l. regionale n. 13/2014) che individua e riconosce come destinatarie di agevolazioni tre tipologie di aggregazione di imprese: i distretti industriali, le reti innovative regionali e le aggregazioni di imprese. Innanzitutto è da dire che la legge, in un ottica di semplificazione, ha ridefinito il concetto di “distretto industriale” legandolo più saldamente ad un’idea di precisa localizzazione geografica, per cui oggi il distretto industriale è definito come “un sistema produttivo locale, all’interno di una parte definita del territorio regionale, caratterizzato da un’elevata concentrazione di imprese manifatturiere artigianali e industriali, con prevalenza di piccole e medie imprese, operanti su specifiche filiere produttive o in filiere a queste correlate rilevanti per l’economia regionale” (art. 2, comma 1, della legge della Regione Veneto n. 13/2014). A differenza di quanto accadeva in precedenza, oggi è esclusiva competenza della Giunta regionale individuare i distretti industriali e definirne l’ambito geografico e settoriale; successivamente, poi, le imprese aderenti a ciascun distretto industriale regionale individueranno il soggetto giuridico preposto a rappresentare il distretto nei rapporti con la Regione e le altre amministrazioni pubbliche, che raccolte le istanze delle imprese potrà presentare i progetti di intervento alla Regione anche attraverso la forma degli accordi di programma Se da un lato si è voluto ancorare il distretto ad una realtà territorialmente definita, dall’altra si sono forniti gli strumenti alle imprese che non possiedono le caratteristiche per rientrare in un distretto, per raggiungere gli stessi vantaggi e opportunità. Così la legge introduce la figura della “rete innovativa regionale” definendola “un sistema di imprese e soggetti pubblici e privati, presenti in ambito regionale ma non necessariamente territorialmente contigui, che operano anche in settori diversi e sono in grado di sviluppare un insieme coerente di iniziative e progetti rilevanti per l’economia regionale” (art. 2, comma 2). Essendo un modello molto più flessibile, la rete innovativa regionale viene sempre riconosciuta dalla Giunta Regionale, ma su richiesta proveniente dalla stessa rete. Anche questa, al pari del distretto industriale, potrà concordare accordi di programma attraverso un proprio rappresentante. Un’ultima forma aggregativa che potrà beneficiare di agevolazioni regionali è individuata dalla legge nelle aggregazioni tra imprese. Queste dovranno essere costituite da un insieme di imprese in un numero non inferiore a tre e potranno avere diverse forme:- imprese aderenti ad uno specifico contratto di rete, come definito dalla legislazione vigente, o forme equivalenti di aggregazione, che mantengono l’autonomia giuridica e gestionale delle imprese partecipanti;
- imprese riunite in consorzio con attività esterna, società consortile o società cooperativa, ovvero riunione nella compagine sociale di società di capitali a controllo congiunto;
- associazioni di imprese, anche temporanee appositamente costituite per la realizzazione di un progetto comune.
- la ricerca e l’innovazione;
- l’internazionalizzazione;
- le infrastrutture;
- lo sviluppo sostenibile e la salvaguardia ambientale;
- la difesa dell’occupazione;
- lo sviluppo di imprenditoria innovativa e di nuova imprenditorialità;
- la partecipazione a progetti promossi dall’Unione europea, anche in materia di “cluster”;
- ogni ulteriore iniziativa finalizzata al rafforzamento competitivo delle imprese.
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Bando a “sportello” per il finanziamento di progetti sviluppati dalle aggregazioni di impresa.
Opportunità
Bando a “sportello” per il finanziamento di progetti sviluppati dalle aggregazioni di impresa.
By admin_cla | 23 settembre 2014|
La Giunta regionale del Veneto il 30 settembre ha approvato il bando per l’erogazione di contributi a fondo perduto a favore delle attività di internazionalizzazione, ricerca e innovazione e salvaguardia ambientale rivolti ad aggregazioni di piccole e medie imprese con sede operativa in Veneto. Il bando beneficiava di uno stanziamento di oltre 6 milioni a valere sulla legge regionale 30 maggio 2014, n. 13 “Disciplina dei distretti industriali, delle reti innovative regionali e delle aggregazioni di imprese”, e finanziava progetti di importo compreso fra 30 mila e 300 mila euro. Beneficiari Aggregazioni di minimo 3 (tre) imprese(*) non appartenenti ad un gruppo , di dimensione piccola o media (PMI), aventi sede operativa in Veneto:- a) riunite nelle forme di consorzio con attività esterna, società consortile, società cooperativa;
- b) associazioni di imprese, anche temporanee (A.T.I.) e appositamente costituite per la realizzazione del progetto per il quale è richiesto il finanziamento;
- c) imprese riunite con contratto di rete, come definito dalla legislazione vigente, nell’ambito del quale deve essere previsto l’organo comune che gestirà, in nome e per conto dei partecipanti, l’esecuzione del progetto oggetto della richiesta di finanziamento.
settore Codice ammesso Codice non ammesso C ” Attività manifatturiere” tutti E ” Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento” 36 – raccolta, trattamento e fornitura di acqua37 – gestione delle reti fognarie F “Costruzioni” 43 – lavori di costruzione specializzati J “Servizi di informazione e comunicazione 61 – telecomunicazioni62 – produzione di software, consulenza informatica e attività connesse 61.9- altre attività di telecomunicazione settore Codice ammesso Codice non ammesso M “Attività professionali, scientifiche e tecniche” 70 Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale71 Attività degli studi di architettura e d’ingegneria; collaudi ed analisi tecniche73 Pubblicità e ricerche di mercato 70.1- Attività di direzione aziendale70.22.09 – Altre attività di consulenza imprenditoriale e altra consulenza amministrativo-gestionale e pianificazione aziendale71.12.30 – Attività tecniche svolte da geometri71.12.50 – Attività di studio geologico e di prospezione geognostica e mineraria71.2 – Collaudi ed analisi tecniche 73.12 – Attività delle concessionarie e degli altri intermediari di servizi pubblicitari
73.2 – Ricerche di mercato e sondaggi di opinione
- Internazionalizzazione
- Ricerca e Innovazioneprogetti di sviluppo sperimentale
- progetti di ricerca industriale
- Sviluppo sostenibile e salvaguardia ambientale
- ricerca industriale, sviluppo sperimentale, studi di fattibilità riguardanti tecnologie e prodotti ecosostenibili e/o biocompatibili nell’ambito dell’aggregazione. A complemento sono consentiti studi propedeutici relativi all’analisi della domanda ai fini dello sviluppo di un prodotto ecosostenibile e/o biocompatibile
- a) personale subordinato o parasubordinato, nel limite massimo di euro 50.000,00, oppure, elevato al 50% della spesa ammissibile per progetti con preventivo di spesa dell’ammontare superiore a euro 100.000,00;
- b) beni strumentali (beni durevoli “equipment” riferiti a macchinari, attrezzature, strumentazioni; software; acquisto di brevetti o licenze di brevetti; componenti del prototipo);
- c) servizi esterni (riferiti a consulenze prestate da persone giuridiche abilitate, come evincibile dall’oggetto sociale trascritto sul registro delle imprese, ovvero da persone fisiche abilitate iscritte all’albo professionale di riferimento; temporary manager associati alle associazioni o accreditati presso le società di riferimento);
- d) partecipazione a manifestazioni fieristiche di rilievo internazionale (la partecipazione dovrà attuarsi con azione sinergica di tutte le imprese componenti l’aggregazione);
- e) spese generali (ivi comprese le spese di certificazione riferite alle prestazioni professionali del revisore legale, in ogni caso nella misura massima del 15% della spesa preventivata ed ammissibile a contributo).
- a) Efficienza strutturale del progetto in termini di coerenza e integrazione delle fasi di progetto previste e dei soggetti coinvolti;
- b) Congruenza tra preventivo del progetto e risultati attesi;
- c) Capacità di diffusione e sfruttamento dei risultati nel sistema produttivo;
- d) Rilevanza del progetto rispetto alle caratteristiche e alle prospettive regionali della specifica filiera e/o rispetto alle caratteristiche dei sistemi produttivi locali o del settore di riferimento e congruenza con gli ambiti di cui alla Strategia di specializzazione intelligente (Smart Specialization Strategy) della Regione del Veneto;
- e) Qualificazione dell’occupazione: miglioramento delle opportunità di occupazione sia direttamente che indirettamente attraverso un aumento della competitività e della produttività dell’aggregazione di imprese nel medio termine;
- f) Validità tecnico-economica e completezza della progettazione;
- g) Qualifica dell’aggregazione d’imprese proponente in rapporto alle finalità e agli obiettivi di sviluppo da essa definiti;
- h) Grado d’innovatività del progetto e delle metodologie rispetto agli obiettivi da raggiungere e l’originalità dei risultati attesi in termini di rilevanza scientifica, fattibilità tecnica, capacità di generare nuova conoscenza o applicare conoscenze esistenti in modo innovativo
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Anche la Fiat sigla un contratto di rete
By admin_cla | 23 settembre 2014|
La Fiat Chrysler Automobiles sigla un contratto di rete tra le società del gruppo per favorire la collaborazione tra le diverse entità allo scopo di aumentarne competitività sul mercato e efficienza nella gestione.È notizia apparsa qualche giorno fa che anche Fiat Chrysler Automobilies ha siglato un contratto di rete con venti società italiane del gruppo. Utilizzando lo strumento giuridico del contratto di rete, Fiat ha così inteso rafforzare i legami tra le proprie aziende col fine di migliorare competitività ed innovazione sul mercato. Come si legge nell’articolo del Corriere della Sera, il contratto in questione è molto ampio e prevede la collaborazione tra le imprese su più aree: organizzazione contabile, sistemi e procedure di controllo interno, consulenza ed assistenza in ambito amministrativo, giuridico e gestionale, coordinamento e organizzazione delle attività di impresa ai fini dello sviluppo della stessa etc. È allora interessante osservare come anche uno dei più grandi gruppi industriali italiani – al pari, del resto, di molte altre imprese seguite in questi anni da Unint – abbia colto l’importanza e le opportunità, in termini di strategia aziendale, che possono derivare dal fare network. In particolare viene messo in luce ancora una volta come il contratto di rete possa portare le aziende ad attuare economie di scala, passaggi di know-how, ottimizzazione di risorse etc, per un complessivo aumento della capacità di stare sul mercato, pur nell’autonomia ed indipendenza di ogni azienda partecipante. Un aspetto particolare è che, all’interno di questa più ampia strategia di networking, il gruppo Fiat ha previsto l’utilizzo di una recente novità connessa al contratto di rete: il distacco di lavoratori da un’azienda all’altra. A questo proposito ci piace ricordare come Unint abbia pionieristicamente seguito e assistito con successo quello che probabilmente è stato il primo caso italiano di contratto di rete infragruppo che puntava all’ottimizzazione delle risorse umane tra le aziende, ossia Rete Lettera B del gruppo Battistella. Un contratto di rete attraverso il quale il gruppo di Pieve di Soligo è riuscito a salvaguardare oltre 400 posti di lavoro, non solo mantenendo il livello di occupazione ma anche operando una riqualificazione professionale della forza lavoro. Tutto ciò nel periodo di forte crisi economica che le aziende oggi stanno vivendo. […]
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